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Rusty Jack, un altro cocktail modificato per il piacere di Oscar

Come già detto nel post “Il cocktail MiTo – Il drink che prende il nome dalle città di Milano e Torino“, sebbene Oscar Fantoni sia un personaggio rude e privo di inutili orpelli, ha gusti precisi riguardo a ciò che beve.

Un altro dei cocktail che preferisce è una versione “rinforzata” dello Straight Up Nail che, a sua volta è la versione senza ghiaccio del Rusty Nail, lo standard IBA, preparato con tre parti di scotch whisky ed una di Drambuie.

Oscar, prepara una versione ancora più speciale dello Straight Up Nail, denominata “Rusty Jack” e che prevede, tra i suoi ingredienti, tre parti di Jack Daniel’s e una di Drambuie.

Si prepara direttamente versando i due componenti in un bicchiere “old fashioned” raffreddato in ghiacciaia, ma privo di ghiaccio. Si mescola delicatamente senza agitare per evitare che il composto intorbidisca e si aggiunge una spessa fetta d’arancia e un twist di limone o, in alternativa, una ciliegina candita (ma Oscar non gradisce questo orpello da ragazzini).

Limitando la rimescolata si ottiene un fluido ambrato e arabescato il cui aspetto suscita sensazioni visive che accompagnano perfettamente quelle olfattive e gustative. E più si va avanti con il berne, più queste sensazioni tenderanno a rimescolarsi tra loro, donando un’ebbrezza prolungata e piacevole.

Meglio non andare oltre il secondo.

Mentre “rusty nail” significa letteralmente “chiodo arrugginito”, “rusty Jack”, riferendosi a persona, prende il significato di “Jack incazzato” oppure “Jack antiquato”. Ognuno scelga il significato che più gli si addice e poi si gusti in sequenza una coppia di questi ottimi torcibudella.

Va detto che gli ingredienti dell’RJ (come viene chiamato affettuosamente da Oscar) non sono propriamente scozzesi come nella ricetta originale, ma collegano attraverso l’oceano le due parti del mondo anglosassone: la Scozia del Drambuie e il Tennessee del Jack Daniel’s.

Bisogna ringraziare il principe Carlo Edoardo Luigi Giovanni Casimiro Silvestro Maria Stuart (meglio conosciuto come Charles Stuart) scozzese ma nato nel 1720, vissuto e morto nel 1788 a Roma, per aver inventato questa bevanda miscelata. Evidentemente gli influssi del mood italiano dell’epoca gli hanno stuzzicato la fantasia.

 

Il cocktail MiTo – Il drink che prende il nome dalle città di Milano e Torino

Oscar Fantoni beve per placare i demoni che si dibattono dentro di sé.

I ricordi che ha accumulato nel corso degli anni, sono diventati veri e propri incubi che lo tormentano in ogni momento della sua giornata. La violenza alla quale è stato duramente addestrato deve spesso essere placata per evitare pericolosi eccessi.

Questo, però, non toglie che il rude agente speciale, abbia un gusto raffinato per le bevande alcooliche che assume, per la loro preparazione e per la scelta dei momenti in cui gustarle.

Il MiTo è una delle sue scelte preferite. Un cocktail che deriva dal più conosciuto e popolare “Americano”, ma che si differenzia da esso per il gusto più amaro e più tannico conferitogli da uno dei suoi ingredienti: il Punt-e-Mes.

Questo profumatissimo vermouth, prodotto originariamente dalla ditta Carpano di Torino, è composto – oltre che dal vino – da numerosi aromi – tra cui la china – che gli conferiscono il “mezzo punto” di amaro che lo caratterizza. In dialetto Piemontese, “punt-e-mes” sta proprio per “un punto di dolce (il vermouth) e mezzo di amaro (la china)”.

Miscelando in parti uguali il Punt-e-Mes torinese e il Bitter Campari milanese, si ottiene la versione del cocktail Americano preferita da Oscar Fantoni: il MiTo il cui nome prende spunto dalle sigle delle due città d’origine dei prodotti usati.