
Il personaggio Oscar Fantoni é un operativo ai massimi livelli con un background fatto di guerriglia paramilitare, di formazione militare che senz’altro conosce a fondo le leggi della balistica ed il tanto ricercato
Stopping Power, il “potere d’arresto”.
È senza dubbio un uomo essenziale, risolutivo, che tende a limare forme e convenevoli per prestare la massima attenzione alla sostanza delle cose e la propria attrezzatura da attacco e da difesa non fa eccezione.
Un operativo del genere, infatti, non può non trasferire la propria visione delle cose, anche sulla scelta della propria arma (o di una di esse). Un’arma che deve coniugare essenzialità, anche ai limiti della bruttezza, potenza, efficacia, affidabilità, buon volume di fuoco, buona precisione (anche se non proprio al top) e non ultima, estrema occultabilità.
Non si tratta, quindi, di una scelta nostalgica, ma di un’arma estremamente operativa scelta dai migliori reparti ufficiali oltre che agli agenti del Mossad Israeliano.
La pistola subcompatta in questione, la Glock G33 in calibro .357 SIG, il cui fusto è realizzato nel materiale polimerico di casa Glock, la rende estremamente leggera, oltre che resistente alla corrosione e agli urti. Sono stati realizzati test di resistenza a temperature estreme, di immersione in acqua e di caduta fino dall’alteza di 120 metri.
Si tratta di un’arma estremamente semplice, priva di qualsiasi sicura tradizionale da rimuovere, inevitabilmente, prima di sparare e le sue tre sicure la rendono un’arma a prova di incidenti, come un vero e proprio revolver, ma con meccanismo di sparo automatico e con una maggiore capacità di fuoco.
Il calibro scelto da Oscar Fantoni per la sua pistola subcompatta da inguine è il .357 SIG sul cui potere d’arresto c’é davvero molto poco da dire.
Una delle munizioni predilette dall’ex-legionario ed ex agente segreto Karakal è la S.F.M. JAP in alluminio.